E se dio fosse ateo?

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Piccola riflessione estiva.

 

Vagando con il telecomando sugli innumerevoli canali satellitari, mi sono imbattuto in una emittente televisiva cristiana americana, che trasmetteva un documentario pseudo-scientifico che parlava un po’ di tutto, dai dinosauri alle stelle, dalla preistoria alle galassie, dalla comparsa della terra (definita "creazione" della terra) all’universo, i pianeti, ecc. ecc.

 

Il concetto ricorrente era che se tutto ciò esiste, in modo piuttosto coerente e armonico, "evidentemente" qualcuno deve aver ideato e realizzato tutto questo. Questa in realtà è una spiegazione circolare, come vedremo fra poco, ma i teisti la considerano razionale.

 

Comunque, se esistono trasmissioni televisive così, significa che a tutt’oggi il discorso funziona.

 

E allora mi sono messo a giocare con le ipotesi come fanno i religiosi (cose che succedono a chi resta in città nel periodo di ferragosto) e mi sono chiesto: ma se un tale dio che ha creato tutto questo esistesse, si domanderebbe mai "perché esisto? da dove sono venuto?"

 

Ora, ammetto che è difficile dare un senso ultimo all’esistenza di qualsiasi cosa. Effettivamente non c’è una risposta alla grande domanda "perché l’universo esiste?". Ma se si teorizza che tutto l’esistente è stato creato dal nulla da un essere vivente che possiede una tale capacità, il problema si è semplicemente SPOSTATO.

 

Ecco quindi un altro mistero: perché i religiosi non si domandano, per coerenza, come mai il dio da essi concettualizzato esiste da sempre, senza che nessuno l’abbia mai né ideato né realizzato? Sempre per coerenza mentale, chi non accetta l’esistenza dell’universo come dato di partenza, dovrebbe ritenere che da qualche parte c’è anche un super-dio creatore di dèi. E anche un super-super-dio creatore di super-dèi, ecc. ecc. secondo una sequenza infinita di cause-effetti, dove è impossibile risalire ad una "causa prima" se non, come dicono i religiosi, "per fede" e non per ragione.

 

Ma allora perché fare documentari in cui ci si sforza di dimostrare una presunta ragionevolezza del pensiero religioso?

 

E anche il dio dell’universo, per coerenza, dovrebbe credere nell’esistenza di una divinità molto più potente, in grado di creare dèi. Altrimenti, per colmo di incoerenza, avremmo un dio ateo! E come può pretendere un dio ateo di convincere gli atei umani?

Luigi M Nicolai

 

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