Conversioni 2.0

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Una volta ci si convertiva in punto di morte, dopo una vita di agnosticismo e di dubbi giunti di fronte all’ultimo mistero si finiva per cedere alla famosa scommessa di Pascal secondo cui abbiamo tutto da guadagnare nel credere e tutto da perdere nel non credere (come se Dio dovesse essere così piccolo da non rendersi conto del nostro opportunismo).
Erano conversioni probabilmente sincere sia che fossero dovute a percorsi interiori sia ad una sincera paura del nulla eterno; conversioni tenute spesso nascoste perché era una questione troppo privata ed erano rivelate dopo la morte dai padri che avevano seguito il percorso del convertito. 
Oggi la conversione è affare completamente diverso, si può tranquillamente dire che siamo invasi da convertiti che ostentano il loro cambiamento. Nessuno può sindacare sulla loro sincerità, però se da parte cattolica ci si lamenta sempre che basta pubblicare un libro contro il papa per fare soldi facili, cosa dovremmo dire noi dell’invasione in libreria e sui rotocalchi di centinaia di testimonianze di persone che “hanno visto la luce”?
Un breve, e certamente non esaustivo, elenco.
Giampaolo Tarantini: noto per le cronache legate al presunto giro di escort attorno l’ex premier si è fatto recentemente fotografare inginocchiato a pregare in una chiesa dell’Opus Dei.
Maurizio Sacconi: ex ministro del welfare, ex socialista, si è convertito dopo una malattia e ha recentemente scritto una lettera ai cattolici italiani per difendere Berlusconi.
Nicole Minetti: mentre passeggia con la sua maglietta con su scritto “senza t-shirt sono ancora meglio” fa mostra del suo nuovo tatuaggio “kirie eleison” (“Signore pietà”).
Sabina Began: la cosiddetta “ape regina” di Berlusconi ha dichiarato “ho riscoperto Dio grazie a Silvio”.
Paolo Brosio: neo devoto di Medjugorje ha rivelato in un suo libro di aver trovato la fede durante un orgia.
Luciano Moggi: dopo calciopoli lasciò tutto e pellegrinò a Lourdes (il miracolo però non è evidentemente avvenuto visto che è stato condannato).
Claudia Koll che dal porno soft di Tinto Brass (“Così fan tutte”) si è trovata devota e pellegrina del Pontificio Santuario della Beata Vergine del Santo Rosario di Pompei
Ma l’apoteosi si raggiunge con Ania Goledzinowska nota per essere stata messa in un pacco che era il “regalo a sorpresa” per l’ex premier che ha fondato poi un gruppo di preghiera per la solita Medjugorje chiamato “Cuori Puri”.
Insomma sembra quasi di stare sul set di un famoso film di fantascienza, in cui dei baccelloni venuti dallo spazio si posizionano vicino alla persona mentre dorme e la sostituiscono con  una copia aliena (cattolica).
Scherzi a parte, non si vuole qui dare un giudizio sui tormenti interiori di ciascuno di noi che possono evolversi in ogni direzione, tuttavia se le conversioni rivelate dopo la morte come quella di Montale o di Spadolini lasciavano un retrogusto dolceamaro con il lieve sospetto che qualche prete troppo zelante si fosse approfittato della debolezza dovuta alla vecchiaia e alla malattia, quelle ostentate in vita e seguite dalla puntuale pubblicazione delle “memorie” e dai servizi sui rotocalchi di sospetti ne lasciano qualcuno di più.

Alessandro Chiometti

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