Comunicato del giudice Luigi Tosti

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Il 22 novembre 2007 ci sarà anche il dibattimento del secondo processo dinanzi al Tribunale dell'Aquila, al quale ho ovviamente reiterato la richiesta di rimuovere i crocifissi o, in subordine, di esporre il logo dell'UAAR, la menorà ebraica, il simulacro di Budda, la statua di Pallade Atena e le effigi di altre divinità atzeche, nordiche ed egizie, alle quali mi sono recentemente "convertito" dopo esserne rimasto "folgorato" durante un viaggio a Damasco.


Per ora ho recuperato il logo dell'UAAR, una statua di budda e la
menorà ebraica. Chiederò la parola per esporre le motivazioni
giuridiche della richiesta, ricordando ai giudici che esiste la
Costituzione, che esiste la Convenzione per la salvaguardia dei diritti
dell'uomo, che esiste l'art. 3 della legge 654/1975 italiana che
sanziona con la reclusione sino a tre anni gli atti di discriminazione
religiosa e preannuncerò loro che, se non solleveranno conflitto di
attribuzione dinanzi alla Corte Costituzionale o, in alternativa, non
appenderanno in modo permanente a fianco dell'idolo del Dio biblico
incarnato (tale è Gesù secondo la dottrina ufficiale della Chiesa)
questi miei simboli in ossequio al principio secondo cui TUTTE le
ideologie religiose sono UGUALI ED HANNO PARI DIGNITA' DINANZI ALLA
LEGGE, mi rifiuterò di presenziare all'udienza, revocherò la nomina dei
miei difensori di fiducia (non intendo subire processi da parte di
un'Amministrazione della Giustizia italiana "RAZZISTA") e mi recherò
immediatamente presso la locale Procura della Repubblica di LAquila per
formalizzare contro di essi la denuncia per il delitto di
"discriminazione religiosa" previsto e punito dall'art. 3 della legge
654/1975 (se non altro per la curiosità di leggere -e poi
pubblicizzare- le rocambolesche "motivazioni" con le quali i giudici
"insabbieranno" questa mia denuncia).

Grazie ancora per il sostegno e cordiali saluti.

12 Novembre 2007   |   articoli   |   Tags: