Codice Genesi, ovvero quando un libro non la vuole proprio smettere di far danni

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Dopo il libro comico di Michael Drosnin (da ricordare sempre che l’autore, dopo aver lungamente studiato i codici segreti contenuti nella bibbia prevedeva la guerra termonucleare per la fine del 2006) con l’omonimo titolo è uscito in Italia, ormai da qualche mese, il nuovo(?) film dei fratelli Hughes che dopo il discreto “From Hell” si sono voluti cimentare con il filone post-catastrofico (facciamo una regola per cui più di due polpettoni catastrofisti l’anno non si possono fare? grazie).

Diciamo subito che il film non brilla per originalità, ma forse questo è un fatto voluto, fare un omaggio cioè a Mad Max (o a Ken il Guerriero se vogliamo proprio dirla tutta)  con Denzel Washington che interpreta il ruolo dell’eroe misterioso e silenzioso che attraversa le terre desolate con una missione da compiere.

Il cast è di livello: oltre al già citato Washington, nei panni dell’antagonista c’è addirittura Mister “quando dico tutti voglio dire tutti” alias Gary Oldman che non si fa mai sfuggire un ruolo da cattivo doc; e c’è la partecipazione di Tom Waits sempre più presente sugli schermi cinematografici.

Tuttavia, nonostante questo, il film non riesce mai ad essere convincente.

Sarà per la già citata non originalità della trama, ma più che altro per il fine ultimo della missione dell’eroe, ovvero salvare la Bibbia.

Occorre salvarla perché, a quanto si capisce dall’incedere del film proprio la causa del non specificato olocausto che ha portato la terra a regredire a uno stato barbarico (ripeto, niente di nuovo nel buio della sala cinematografica) è stato proprio il libro sacro giudaico cristiano. Allora la decisione presa dai sopravvissuti è stata quella di distruggere tutte le copie perché niente di così orribile potesse mai ripetersi.

Ma Eli, Denzel Washington, ha trovato quella che potrebbe essere l’ultima copia delle sacre scritture, e sta attraversando gli ex-USA perché vuole consegnarla alla (solita) comunità utopica che (come al solito) si trova dal lato del continente opposto al suo.

In questo camino si imbatte in Carnegie, Gary Oldman, piccolo boss locale che sta disperatamente cercando una copia della Bibbia perché “quel libro da un potere assoluto e attira milioni di fedeli, l’ho visto già succedere”.

Dopo l’inevitabile scontro, con una conclusione finalmente originale che può anche valere il prezzo del biglietto, la bibbia è portata in salvo nella comunità utopica che sorge ad Alcatraz.

Il finale mostra il libro stampato e catalogato in mezzo ai tanti che la stamperia della comunità ha salvato dall’olocausto… non viene specificato se finalmente sarà considerato un libro come tanti o non la smetterà di far danni.

J. Mnemonic

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