A Terni i funerali di Rita Levi Montalcini si sarebbero svolti in strada

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Nell’esprimere il nostro saluto all’insigne premio Nobel che ha ricoperto di gloria l’Italia non possiamo esimerci dal far notare per l’ennesima volta che in questo paese non tutti sono uguali.

Come leggiamo dai giornali, Torino è una città civile che ospita la salma della scienziata, che si è sempre dichiarata agnostica, nella Sala del Commiato del Tempio Crematorio, dove dopo la cerimonia di addio, pubblica e laica, sarà cremata secondo le sue volontà.

A Terni le amministrazioni che si sono susseguite alla guida della città non sono mai riuscite ad individuare una sala da concedere per il saluto di quei defunti che non si riconoscono in alcuna chiesa.

Ovviamente quando muore qualche nome importante il posto per l’addio laico si trova grazie ai sindacati o ai partiti che mettono a disposizione le loro stanze, ma quando muore un laico qualunque, non iscritto a partiti o a sindacati, l’ultimo saluto si deve tenere in strada di fronte all’obitorio del cimitero. Se poi la volontà del defunto prevede la cremazione i parenti devono accollarsi le spese del trasporto a Perugia o a Viterbo dove amministrazioni più decenti sono riuscite a realizzare un forno crematorio.

A Terni queste due strutture, sala del commiato e forno crematorio, mancano entrambe.

Le prime richieste in tal senso da parte di Civiltà Laica e UAAR sono arrivate agli amministratori del comune nel 2004; da allora assessori, amministratori e dirigenti hanno saputo solo dire “no” a proposte sulle possibili sale da utilizzare senza essere in grado neanche di trovare la miseria di un centinaio di metri quadri da destinare sala del commiato.

L’impegno, a parole, anzi a paroloni, è stato più volte garantito ma il dato di fatto è che nel 2013 (quindi quasi dieci anni dopo le prime richieste) siamo ancora a zero in termini di fatti concreti.

La pazienza è finita, nelle prossime settimane le suddette associazioni inizieranno una raccolta di firme per svegliare le sonnolente amministrazione pubblica ternana, perché riteniamo francamente impossibile, nonostante la spending review, che fra circoscrizioni, comune, provincia non si possa trovare una soluzione decente.

 

Terni, 2 Gennaio 2013

Civiltà Laica – Circolo di Terni dell’UAAR

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