A PROPOSITO DI QUESITI E CANDIDATI

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Ho accolto con favore l’iniziativa di Civiltà Laica di sottoporre ai Candidati alla carica di Sindaco del Comune di Terni per le elezioni amministrative del 2014 alcune domande su temi di interesse locale che implicano in qualche modo una scelta di laicità, nella convinzione che fosse necessario da un lato spingere i candidati a esprimersi su temi che qualcuno preferirebbe forse non trattare e dall’altro per rendere confrontabili le diverse posizioni con risposte per quanto possibile uniformi.
downloadLeggo sul sito che solo una parte dei candidati ha risposto, anche se qualcuno con ritardo; forse altre risposte giungeranno nei prossimi giorni, stante le sollecitazioni dell’instancabile curatore di questo sito. Se si può capire il rifiuto di fornire una risposta, meno comprensibile appare il ritardo nel farlo soprattutto da parte delle forze politiche più importanti che dovrebbero avere da tempo elaborato programmi politici da cui trarre rapidamente risposte ai semplici quesiti esposti nel sito.
Per orientarmi un po’ tra le risposte pervenute ho cercato di fare qualche riflessione. Alcune risposte appaiono molto curate nella forma, esprimendo così rispetto e considerazione per l’interlocutore, e articolate nei contenuti, a riprova che gli argomenti sono stati politicamente ragionati e meditati. Altre appaiono più sbrigative e superficiali, ma trovo anche per loro una giustificazione negli impegni della campagna elettorale. Poco apprezzabile invece l’uso di uno stile elusivo o generico, usato evidentemente per dare l’impressione di concordare con l’interlocutore, ma che non comporta poi alcun impegno per la successiva realizzazione politica e amministrativa.
Alcuni candidati esprimono con chiarezza e determinazione la posizione del proprio partito, talvolta dura e decisa, e non sembrano preoccuparsi di lusingare e attrarre il potenziale elettore, neanche quello che si colloca in aree di pensiero politico adiacente. Sono posizioni “senza se” e “senza ma” che lasciano presumere che il candidato una volta eletto porti avanti senza tentennamenti il proprio programma, compatibilmente con le esigenze degli accordi politici.
Altri candidati esprimono nei toni e nei contenuti la preoccupazione di rendere la propria immagine attraente e condivisibile dal maggior numero di elettori, nell’intento di apparire persona seria e perbene, socialmente rispettabile, sobria nei modi e nelle idee, tesa sì al cambiamento ma senza stravolgimenti né avventure. Il programma espresso nelle risposte non è sempre in questi casi netto e deciso, né comporta un preciso impegno nei confronti degli elettori, poiché costante è il richiamo a concetti generici, a principi di comune condivisibilità, a programmi politici vaghi da interpretare e realizzare poi in concreto senza impegni precisi e cogenti.
Tra le domande proposte, quelle veramente impegnative per i candidati erano quelle riguardanti il finanziamento della scuola paritaria e la destinazione degli oneri di urbanizzazione secondaria, mentre gli altri quesiti apparivano più “riposanti”, vertendo su posizioni e iniziative politiche ormai culturalmente acquisite e già realizzate in altri Comuni, rispetto alle quali la nostra amministrazione si è trovata peraltro in ritardo, nonostante abbia avuto la possibilità di realizzarle nel corso dell’attuale mandato – anche senza costi – come nel caso del registro comunale per le dichiarazioni di fine vita.
Le domande sulla scuola e sui finanziamenti alla Chiesa richiedevano invece prese di posizione nette e anche scomode perché potevano presentarsi contrarie agli interessi della Chiesa cattolica locale, capace ancora di orientare importanti gruppi di elettori. E proprio su questi quesiti mi pare che da parte di alcuni candidati si sia fatto mostra di equilibrismo politico attraverso richiami generici al pluralismo, al rispetto della volontà popolare e alla partecipazione.
Mi riferisco, infine, alla risposta del Sindaco uscente Di Girolamo che afferma, in materia di trasparenza, che le delibere di spesa pubblica si trovano già disponibili sul sito del Comune di Terni sul quale possono essere facilmente reperite, per chiedere al primo cittadino di fornirmi indicazioni sulle pagine in cui posso trovare esposte le delibere degli ultimi anni, relative alla ripartizione degli oneri di urbanizzazione secondaria, nonché quelle di approvazione delle domande di contributo per le opere da realizzare su immobili destinati a Chiese e parrocchie e su immobili destinati a centri civici e sociali.
Questi atti, nonostante siano sicuramente già presenti sul sito del Comune, si sono sottratti ad ogni mio tentativo di ricerca.
Nel rispetto della massima trasparenza amministrativa, che tutti i candidati si sono impegnati ad assicurare, l’informazione su come è stata ripartita una quota significativa di risorse pubbliche appare di interesse per tutti quei cittadini Ternani che ritengono che il principio costituzionale di laicità debba essere applicato anche a livello locale.
Dagoberto Frattaroli

Le risposte di Angelica Trenta del M5S di Franceso Bartoli della lista Democrazia Diretta, di Paolo Crescimbeni di Forza Italia e altre liste del centrodestra , di Lorenzo Carletti di Rifondazione Comunista, diStefano Bolletta di Terni Bene Comune e di Leopoldo Di Girolamo del Pd e altri di centrosinistra

19 Maggio 2014   |   articoli, attualità   |   Tags: