La costituente socialista ci invita…

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…. e io parteciperò con questo mio intervento ai lavori di oggi a Terni.

Lo regalo in anteprima ai lettori affezionati del nostro blog!

 Innanzitutto voglio ringraziare la costituente socialista per l’invito e per avermi dato l’opportunità di presentare in questa sede la nostra associazione.

Intervengo con estremo piacere a questo incontro in quanto il gruppo parlamentare dei socialisti (con i loro alleati dei radicali) è l’unico che ha dimostrato di tenere VERAMENTE alla laicità dello stato.

Capite bene che per un Associazione Culturale che si chiama CIVILTA’ LAICA questa è una discriminante fondamentale.

 

La nostra associazione nasce a Terni nel Febbraio del 2005, da un piccolo gruppo di persone legate dal sentire in pericolo la laicità dello stato.

Poco tempo dopo la nostra nascita il dibattito scaturito dal referendum sulla legge 40 e le sue assurde norme che impediscono la fecondazione assistita in Italia ha fatto esplodere il problema “laicità dello stato” in tutta la sua gravità.

La maschera buonista della chiesa Woitliana fu finalmente svelata con gli interventi a gamba tesa di Ruini che dal referendum in poi non ha passato giorno senza compiere gravi ingerenze nella politica italiana. Azione proseguita in perfetta continuità dal suo odierno successore.

Sarà stato anche per questa esposizione mediatica della questione laica che la nostra associazione ha visto quasi decuplicare i suoi iscritti nel corso di questi tre anni, segno evidente che il problema è sentito e attualissimo.

 

Viviamo infatti, probabilmente, il periodo meno laico della storia della nostra repubblica.

Le continue fuoriuscite dei nostri politici sui temi laici ci lasciano quotidianamente sbigottiti e increduli, e sono proprio le loro dichiarazioni, nonché il loro comportamento nelle aule parlamentari, ciò che fa più male alla laicità dello stato… perché mentre possiamo capire benissimo le esternazioni di un gerarca ecclesiastico, non possiamo proprio capire gli atteggiamenti di coloro che dovrebbero essere i rappresentanti della nostra costituzione laica e che invece si stendono come zerbini di fronte ad ogni richiesta oltreteverina.

Una delle ultime fuoriuscite, in ordine di tempo, è stata quella del nostro ministro degli esteri Massimo D’Alema che ha dichiarato di essere personalmente contrario al matrimonio gay, ma, fate attenzione, non per chissà quale profonda motivazione ideologica, ma semplicemente perché questo offenderebbe, a suo dire, il sentire religioso di tanti italiani.

È questa l’essenza di ciò che noi  chiamiamo clericalismo.

Un modo di ragionare secondo cui i diritti umani e civili non si assegnano più in base al fatto se siano o meno legittimi, bensì valutando la possibile offesa della maggioranza delle persone.

È solo uno dei tanti esempi, ormai purtroppo più che quotidiani, di come la laicità non sia più di casa né a destra, dove non lo è mai stata nonostante la presenza di chi si definisce liberale, né tanto meno nella cosiddetta sinistra dove ormai si confonde tranquillamente, come se niente fosse, la solidarietà con la carità; dove oramai è considerato una vergogna definirsi anticlericali. Dove non ci si rende conto di quanto è attuale oggi essere anticlericali.

Lo ripeto, è quanto mai attuale oggi essere anticlericali,  e a renderlo tale è proprio l’incredibile offensiva clericale in atto.

Un clericalismo dilagante che cerca di conquistare ogni spazio mediatico per imporre UNA cultura, UNA visione del mondo, UNA morale. Relegando “gli altri” ad essere al massimo degli spettatori.

 

Ma lasciatemelo ripetere la cosa più grave non è l’azione di chi fa per mestiere i suoi interessi e quelli della sua chiesa; è il comportamento dei nostri politici a essere intollerabile. I nostri politici come Walter Veltroni che quando trova il tempo libero tra i suoi colloqui con Fini e Berlusconi per ritornare ad essere il sindaco di Roma lo fa per tentare di bloccare la discussione sull’istituzione del registro delle unioni civili in seguito ai suoi personali colloqui con Monsignor Bertone!

E questo dovrebbe essere il leader del partito di riferimento della sinistra italiana!

Figuriamoci cosa dovremmo aspettarci dalla destra !!

 

Come cerchiamo di affrontare tutto questo noi dell’Associazione Civiltà Laica?

Lo affrontiamo cercando, faticosamente, con le poche forze a nostra disposizione di combattere sul piano culturale l’offensiva clericale.

Cercando di far capire alle persone che ciò che abbiamo oggi, la nostra libertà, la nostra democrazia, i nostri diritti li abbiamo grazie a quei movimenti di pensiero che hanno combattuto i dogmi assolutisti di stampo medievale.

Grazie soprattutto a quell’illuminismo che guarda caso Ratzinger si è sentito in dovere di dichiarare “fallito”!

Ma ci rendiamo conto di cosa vuol dire dichiarare l’illuminismo un fallimento?

Significa quanto meno pretendere di riportare indietro l’orologio della storia fino al medioevo!

Del resto, per citare Immanuel Kant, cosa è l’illuminismo se non “ l’uscita dell’uomo dallo stato di minorità che egli deve imputare a se stesso. Minorità è l’incapacità di servirsi del proprio intelletto senza la guida di un altro. Imputabile a se stessi è questa minorità se la causa di essa non dipende da difetto di intelligenza, ma dalla mancanza di decisione e del coraggio di servirsi del proprio intelletto senza essere guidati da un altro. Sapere aude! Abbi il coraggio di servirti della tua propria intelligenza! – è dunque il motto dell’illuminismo.

Non è un caso che la nostra rivista, che siamo riusciti a pubblicare fra mille difficoltà burocratiche ed economiche, oltre al suo nome principale che è “civiltà laica” porta fieramente il sottotitolo “movimento di pensiero per il neo-illuminismo”, e lasciatemelo dire di un nuovo illuminismo che insegni di nuovo a tutti cosa significa usare i lumi della ragione oggi ce n’è proprio bisogno.

 

Ed ecco quindi l’importanza di essere laici, ed ecco l’importanza di riscoprire l’anticlericalismo. Vogliamo essere più moderni? Chiamiamolo allora antifondamentalismo o antiintegralismo, il significato è esattamente lo stesso!

 

Qualcuno parla, spesso a sproposito, dei continui scontri fra laici e cattolici. Lasciatemelo dire, non c’è nessuno scontro fra laici e cattolici. Lo scontro in atto è fra laici e fondamentalisti religiosi.

Il laico chiede per se e per gli altri il rispetto o l’assegnazione dei diritti umani e civili. Il fondamentalista invece pretende che i suoi dogmi diventino legge per tutti.

Ecco il vero scontro!

È la chiesa cattolica che nelle sue gerarchie si è trincerata sempre più dietro un fondamentalismo inaccettabile per i principi democratici del nostro stato.

Un fondamentalismo che è necessario per difendere i suoi anacronistici privilegi economici e non solo.

Un fondamentalismo che, come dicevo prima, porta il suo lider maximo ad attaccare l’illuminismo schierandosi così contro la STORIA che l’ha consegnato come vero padre di tutte le democrazie europee.

Noi chiamiamo laicità il diritto di ognuno di seguire le proprie convinzioni etiche e morali (ovviamente rispettando le regole della convivenza civile) ma in contemporanea il dovere di non obbligare nessun’altro ad essere sottoposto a quelle sue convinzioni.

Lasciatemi fare un esempio, oggi noi dell’Associazione Civiltà Laica ci battiamo fortemente per far si che si approvino delle leggi volte a consentire la legalizzazione dell’eutanasia; e questo perché riteniamo che ogni uomo sia il solo responsabile della sua vita e che nessuno abbia il diritto di sindacare le sue scelte etiche.

Tuttavia se, ragionando per assurdo, fossimo in uno stato che volesse imporre una qualunque forma di eutanasia sarei il primo a battermi contro questa imposizione.

E questo per lo stesso identico motivo: perché ogni uomo è il solo responsabile della sua vita e nessuno ha diritto di sindacare sulle sue scelte etiche.

 

Come ho già detto non è una situazione serena per i laici e per il pensiero laico, tuttavia non posso che salutare con piacere il nascere di una forza politica che spero continui ad essere realmente LAICA così come lo sono stati i suoi fondatori finora.

Il vostro impegno parlamentare, e non solo parlamentare, rappresenta per noi la speranza che non tutti si pieghino di fronte all’offensiva clericale.

Con l’attuale panorama politico, e soprattutto considerati i vostri attuali alleati, lasciatemi augurarvi sinceramente buona fortuna… ne avrete bisogno.

Alessandro Chiometti

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