Niente di nuovo sul fronte occidentale

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Chi aspettava l’arrivo di novità politiche dall’area a sinistra del Partito Democratico è rimasto ancora una volta deluso.

La nascita del nuovo (si fa per dire) progetto della Federazione della Sinistra (FdS) vede cadere Rifondazione e i Comunisti Italiani (e poca altra roba) nel solito vecchio gioco di alleanze e desistenze che come risultato finale di decenni di politica cerchiobottista ha portato alla scomparsa (meritata) della sinistra dal parlamento nelle ultime elezioni.

Chi come me sperava che finito ingloriosamente il Bertinottismo (malattia alternativa, ma comunque analoga, al Berlusconismo) e l’auto espulsione del Vendolismo (secondo stadio del Bertinottismo), si arrivasse finalmente, dopo troppo lunga attesa, a una sinistra che sullo stampo della Linke tedesca (tanto per fare esempi) fosse in grado di rendersi indipendente e autonoma dalle politiche del “ma anche” è rimasto tristemente deluso.

La FdS dichiara fin dalla nascita che lo scopo è solo uno. Tornare in parlamento. E per far questo occorre non solo allearsi con il Partito Democratico, ma finanche sostenere Vendola alle primarie.

Il tutto per raggiungere quel 2,0% alle urne che garantirebbe la pattuglia di due decine (con un po’ di ottimismo) fra deputati e senatori che garantiscano vita economica alla struttura partitica.

Viene da dire, semplicemente: alziamo le mani “compagni”, la resa è completa e senza condizioni.

Non solo “noi” di Sinistra dobbiamo allearci con un partito che non sa che pesci prendere, ovviamente in termini di Diritti Civili (qualcuno ha capito la posizione del PD sul testamento biologico?), ma anche di politiche economiche ed energetiche (alzi la mano chi ha chiara la posizione del PD sul Nucleare e gli inceneritori). Dobbiamo anche appoggiare come nostro candidato alla guida del paese uno che neanche sa cos’è l’anticlericalismo (vedi dichiarazioni recenti)… e stendiamo un velo pietoso su tutte le tematiche inerenti alla scissione Vendola – Ferrero di non più di due anni fa.

La resa, di Rifondazione Comunista in particolare, come dicevo è completa. Se si avesse un minimo di dignità, di onestà intellettuale e di coerenza politica si chiuderebbe baracca e burattini e si confluirebbe tranquillamente in Sinistra Ecologia e Libertà, che per lo meno ha il merito di esserci arrivata prima a questa conclusione.

Restano senza risposta le domande di chi si chiede, perché in Italia non deve essere pensabile far politica a Sinistra senza aver paura dell’uomo nero Berlusconiano, ma ci si deve sempre piegare al ricatto del meno peggio (che poi, se esaminiamo i finanziamenti alla scuola privata, la legge Treu, i bombardamenti su Belgrado etc. etc. tanto “meno peggio” non è di certo).

Si prevedono ulteriori astensioni dal voto e ulteriori lezioni per la classe dirigente sinistra della Sinistra, intanto preparo i popcorn.

  

 

Alessandro Chiometti

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